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“Cerasuolo d’Abruzzo” DOC Superiore Primamadre

Il Cerasuolo Superiore Primamadre DOC al naso è un vino rosato fermo con un elegante profumo di fragola e ciliegia. In bocca si conferma il sapore di ciliegia insieme a fragola e lampone e sul finale un sentore di pepe rosa e tannini leggeri. Un vino abruzzese ben equilibrato di buona intensità e fresca acidità.

10,00 / 0,75 l

DENOMINAZIONE

Cerasuolo d’Abruzzo DOC Superiore

FORMA DI ALLEVAMENTO

Filare, guyot semplice

VITIGNO

Montepulciano 100%

ANNATA

2022

GRADAZIONE

14% Vol.

RESIDUO ZUCCHERINO

Tracce

TEMPERATURA DI SERVIZIO

10 – 12 °C

FORMATO BOTTIGLIA

Borgognotta Tiffany da litri 0,75

TERRENO

Medio impasto

IMBOTTIGLIAMENTO

Imbottigliato all'origine da LA QUERCIA
Morro d'Oro (Te) – Italia

Contiene solfiti

Prodotto in Italia

Scheda tecnica Raccolta differenziata

ALTITUDINE

250 m s.l.m.

VENDEMMIA

Raccolta rigorosamente a mano, ultima decade di settembre, previa selezione uve in vigneto.

VINIFICAZIONE

Dopo circa otto – dodici ore di macerazione, il mosto viene separato dalle bucce. Questa tecnica, il salasso, ci permette di ottenere il colore tipico “cerasuolo”. Fermentazione a temperatura controllata, 14 °C – 16 °C. Affinamento per circa quattro mesi in serbatoi di acciaio e minimo 3 mesi in bottiglia.

PRIMA ANNATA DI PRODUZIONE

2006

STORIA

Il vitigno Montepulciano, che nasce proprio come cerasuolo, è originario della Valle Peligna. Questa notizia è confermata da uno scritto dello storico Michele Troia del XVIII secolo, quindi, molto anteriore rispetto alla datazione delle origini toscane del vitigno. In questa zona il vitigno ha subito delle selezioni e si è adattato facilmente alle variazioni ambientali, in seguito al suo diffondersi nei territori vicini e in gran parte della regione Abruzzo.
Recentissimi studi universitari di genetica vegetale hanno stabilito che il parente più prossimo del vitigno Montepulciano è il vitigno Passerina.
Il nome di questo vino non ha nessun collegamento con il vino Nobile di Montepulciano e l’omonimia risulta quindi puramente casuale; quest’ultimo, infatti, trae origine dalla città in cui viene prodotto, mentre quello abruzzese dal vitigno che ne caratterizza in maniera determinante l’uvaggio.
Una curiosità sul nome: La Quercia, Antica Madre, Primamadre. Fin dai tempi più remoti, la Quercia fu considerata albero sacro ed oracolare. Il suo culto risale alla preistoria delle civiltà romane, greche e celtiche. Albero preferito dagli Dei e dagli uomini; si pensava che conservare un truciolo di questo legno preservasse dalle disgrazie. Questa antica credenza giunge, leggermente modificata, fino ad un recente passato, quando in Abruzzo si coglievano foglie di quercia su cui era caduto un fulmine per affidarle alle reclute in partenza per la guerra. Si pensava che, grazie a questo talismano, i soldati non potessero essere colpiti dalle pallottole, in base alla convinzione che dove il fulmine è caduto una volta non cadrà più.
Il cerasuolo è ottenuto dalla vinificazione in bianco delle uve Montepulciano, cioè tenuto per poche ore a contatto con le bucce e successivamente fermentato a temperatura controllata, cui segue un breve affinamento in bottiglia.

PRODUZIONE

La cura del vitigno: a metà inverno viene eseguita manualmente la potatura invernale, in primavera, prima del germogliamento, viene eseguita la legatura dei tralci; ad inizio estate si effettua la potatura verde e ad inizio agosto si procede ad un ultimo passaggio per sfoltire eventuali eccessi di produzione e cimare le viti. Il fondo non viene lavorato ma solo sfalciato, in modo da utilizzare i resti di sfalcio per facilitare la formazione di substrato. Il sistema di non lavorazione del fondo evita, inoltre, il trascinamento a valle di terra in caso di piogge torrenziali. Nell’ultima decade di settembre si procede con la raccolta e la successiva vinificazione delle uve.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Vino strutturato e fruttato; rosato fermo dal colore rosa ciliegia brillante, come insito nel nome stesso cerasuolo, dal latino cerasum, ciliegia. Profumo intenso, pulito e gradevole, apre con note di ciliegia e fragola seguite da aromi di lampone, mirtillo e pepe rosa. Al palato ha un attacco fresco, con tannino leggero e ben equilibrato dall’alcol, buon corpo, sapori intensi. Finale persistente con ricordi di ciliegia e fragola.

RICONOSCIMENTI

GUIDA VERONELLI 2023
Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Primamadre 2021
Valutazione: DUE STELLE ★★

WOW -The Italian Wine Competition
Cerasuolo d’Abruzzo Superiore 2021 Bronzo WOW! 2022
Primamadre – Bronzo WOW! 2022

GUIDA VINI BUONI D’ITALIA TCI 2023
Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Primamadre 2021
Valutazione: TRE STELLE ★★

ABBINAMENTI

L’attacco fresco ed il tannino leggero e ben equilibrato dall’alcol lo rende perfetto in abbinamento con salumi stagionati come il prosciutto di Norcia tagliato al coltello, la giardiniera o le cipolline in agrodolce. Per i primi, è un buon suggerimento per diversi piatti come linguine all’astice, pasta alla norma o risotto ai frutti di mare ma, se la stagione lo permette, accompagna perfettamente anche una buona zuppa di pesce o una vellutata di verdure di stagione. In particolare, consigliamo di abbinarlo al minestrone o alle virtù teramane, tipico minestrone abruzzese. Nei secondi di pesce è l’ideale per proposte dai gusti delicati e cotture semplici come seppie, calamari e crostacei alla griglia o pollo al forno con le patate. Nell’accompagnare i formaggi si sposa al pecorino e al parmigiano reggiano, di media stagionatura.

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